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Dal consorzio al contratto di rete: spunti di riflessione (*)
Sommario: 1. I contratti di collaborazione tra imprese. – 2. Il contratto di rete previsto dall’art. 4-ter della legge 9 aprile 2009, n. 33. – 3. Il contratto di rete come species del consorzio con attività esterna. – 4. Questioni poste dai contratti di rete. (*) Questo articolo si basa su una relazione presentata all’incontro di studio su “Il contratto di rete per la crescita delle imprese”, svoltosi presso la LUISS – Guido Carli il 12 giugno 2009, ed è destinato agli Studi in onore di Aldo Frignani.
Recenti problemi presentatisi per un antico istituto: il credito su pegno (*)
Sommario: 1. Il credito su pegno ed i regolamenti interni delle banche. – 2. Una grave situazione venutasi a creare a seguito di numerose sovrastime di beni dati in pegno. – 3. Pegno di oggetti contrassegnati con marchi falsi. (*) Questo scritto è destinato agli Studi in Memoria di Bruno Carboni.
Il presupposto oggettivo del fallimento (*)
Sommario: 1. Premessa. – 2. Lo stato d’insolvenza. – 3. (segue) – 4. L’insolvenza dell’impresa organizzata in forma societaria. – 5. Le manifestazioni esteriori dello stato d’insolvenza. (*) Il lavoro, che riproduce il commento all’art. 5 della legge fallimentare destinato al Commentario alla legge fallimentare di prossima pubblicazione per i tipi della UTET, è dedicato a Filippo Chiomenti.
“Acquisto di concerto” e “azione di concerto”
Sommario: 1. Premessa. – 2. Acquisto di concerto e opa obbligatoria. – 3. Patti parasociali, “concertazione nell’acquisto” e “acquisto concordato”. – 4. “Cooperazione”, “accordo” e “azione di concerto”. – 5. Presunzione di concerto ed esenzione dal concerto. – 6. Il “concerto grosso”. (*) Il presente lavoro è destinato agli Scritti in onore del Prof. Umberto Belviso.
Che cosa resta del piccolo imprenditore
Sommario: 1. Il ruolo sistematico dell’art. 2221 c.c.. – 2. I problemi tecnici e di politica del diritto posti dai parametri quantitativi. – 3. I rapporti tra codice e legge fallimentare nella loro stesura originaria. – 4. “Significato proprio delle parole” e “intenzione del legislatore” nella Riforma organica del 2006. – 5. La soluzione offerta dal “Correttivo” del 2007. – 6. La professionalità dell’imprenditore nell’art. 2082 c.c. – 7. Le categorie di piccoli imprenditori nell’art. 2083 c.c. – 8. Il superamento del corporativismo in tema di piccola impresa. – 8.1. Il requisito dell’organizzazione e la ripartizione dell’onere della prova. – 8.2. La posizione degli artigiani. – 8.3. Cenni sui rapporti tra piccola impresa e società. – 9. La duplice funzione, sostanziale e processuale, dei limiti dimensionali. – 10. L’ammontare dei crediti scaduti e non pagati ai fini dell’apertura del concorso.
Le professioni tra deontologia e concorrenza (*)
Sommario: 1. Concorrenza e deontologia: origine di una contrapposizione. – 2. Il metodo competitivo: da tecnica a principio. – 3. Il rapporto tra imprenditore e consumatore. Lo scambio. – 4. Il rapporto tra professionista e cliente. La cooperazione. – 5. La regola deontologica e l’ordine costituzionale dei fini. – 6. L’esercizio professionale come strumento per l’attuazione spontanea dell’ordinamento. – 7. L’ordinamento professionale. – 7.1 (segue): dell’ordine sapienziale. – 7.2 (segue): della funzione conformatrice. – 8. Il rapporto tra deontologia e mercato. – 8.1 (segue): i doveri del professionista come criteri conformatori della libertà economica. – 9. I presupposti del gioco della catallassi. – 10. Regole del mercato e regole di mercato. – 11. Il problema della pubblicità. – 12. Il decoro professionale come regola del mercato. – 13. La cornice normativa del mercato professionale. – 14. Un conflitto ideologico. – 15. La Corte di giustizia europea e l’attesa della decisione politica. (*) Queste pagine sviluppano il contenuto dell’intervento svolto l’11 giugno 2008 al Workshop “Concorrenza, liberalizzazioni e professioni” presso il Parlamento europeo a Bruxelles, con le citazioni e note essenziali.
Compensi sproporzionati degli amministratori e annullabilità della relativa delibera assembleare
Sommario: SOCIETÀ DI CAPITALI. Società per azioni. Determinazione del compenso degli amministratori. Criteri. Necessità che il compenso sia proporzionato al tipo di attività e dimensione del fatturato dell’impresa. Società per azioni. Valutazione della ragionevolezza del compenso degli amministratori. Determinazione del compenso degli amministratori in misura irragionevole. Eccesso di potere della deliberazione assembleare.Configurabilità. Assemblea. Deliberazione determinativa del compenso degli amministratori. Voto determinante del socio amministratore. Determinazione del compenso degli amministratori. Rilevanza, ai fini della determinazione della misura, dell’assunzione da parte dell’amministratore di cariche sociali anche in altre società. Esclusione.
Compensi sproporzionati degli amministratori e annullabilità della relativa delibera assembleare
Sommario: SOCIETÀ DI CAPITALI. Società per azioni. Assemblea. Deliberazione determinativa del compenso degli amministratori. Voto determinante del socio amministratore. Invalidità. Condizioni. Necessità che il compenso si presenti come manifestamente irragionevole.
La natura e la validità della clausola drag along
Sommario: SOCIETÀ DI CAPITALI. Società per azioni. Limiti alla circolazione delle azioni. Clausola statutaria di trascinamento (drag along). Natura. TRIBUNALE MILANO, 31 marzo 2008. Clausola di trascinamento (drag along). Ammissibilità. Limiti.
Le operazioni con parti correlate: regole sulla trasparenza e sul governo societario
Sommario: 1. Introduzione. Cenni al quadro giuridico-economico europeo. – 2. La portata della disciplina delle operazioni con parti correlate (articolo 2391-bis c.c.). – 3. Le regole sulla trasparenza interna alla società. – 4. Le regole sulla trasparenza esterna alla società. – 4.1. La disciplina dell’informazione al mercato sulle operazioni con parti correlate prevista dal TUF. – 4.2. La disciplina dell’informazione al mercato prevista dal Regolamento in materia di operazioni con parti correlate. – 5. Le regole sulla correttezza procedurale e sostanziale. – 6. Le operazioni con parti correlate nel Codice di autodisciplina delle società quotate. – 7. Gli interessi degli amministratori nella disciplina delle operazioni con parti correlate. – 8. La disciplina delle operazioni con parti correlate e la nozione degli amministratori indipendenti. – 9. Conclusioni.
Le operazioni con parti correlate nei gruppi societari (*)
Sommario: 1. Premessa. – 2. L’ambito soggettivo di applicazione della disciplina sulle operazioni con parti correlate nei gruppi di società. – 3. Il contenuto delle procedure: le regole in tema di operazioni (effettuate per il tramite) delle controllate. – 4. (Segue). – 5. Gli interessi “significativi” di altre parti correlate all’emittente. – 6. Cenni sulla posizione degli indipendenti dinanzi all’operazione del gruppo con parte correlata. (*) Testo, integrato con le note, di una relazione tenuta a Milano l’8 giugno 2010 nell’ambito di un Seminario di studio in materia di “Holding, gruppi societari e partecipazioni”.
Filippo Vassalli preside e la chiamata di Tullio Ascarelli alla facoltà giuridica romana (*)
Sommario: 1. Filippo Vassalli preside della Facoltà di Giurisprudenza. – 2. Filippo Vassalli preside della Facoltà di Scienze politiche. – 3. La riorganizzazione della Facoltà giuridica romana durante la presidenza Vassalli. – 4. La chiamata di Tullio Ascarelli. – 5. Segue: i ricorsi amministrativi e giurisdizionali. – 6. Epilogo. (*) Lo studio è dedicato a Filippo Chiomenti.
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