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FILTRI ATTIVI
Sommario: 1. Fonti. - 2. Funzione. - 3. Verifiche. - 4. Generalità. - 5. Le scritture contabili obbligatorie nominate. - 6. Le scritture contabili obbligatorie innominate. - 7. Le scritture facoltative. - 8. La normativa fiscale. - 9. I soggetti obbligati alla tenuta. - 10. Le regole formali e gli obblighi di conservazione. - 11. L'efficacia probatoria. - 12. La comunicazione e l'esibizione. - 13. La natura giuridica.
Spunti per una riflessione sulla causa dei negozi di assunzione del debito altrui
Sommario: OBBLIGAZIONI. Vicende modificative dell'obbligazione dal lato passivo. Espromissione. Funzione e presupposti. Inesistenza di una preesistente obbligazione del debitore espromesso. Conseguenze.
Delega di competenze e "ingerenza" dell'assemblea fra libertà ed autotutela
Sommario: SOCIETÀ. Società di capitali. Società per azioni. Delibera di aumento di capitale adottata dal c.d'a. in forza di delega e successiva delibera assembleare di revoca dell'aumento di capitale deliberato dal c.d'a. Impugnazione della delibera consiliare. Estinzione del processo per sopravvenuta cessazione della materia del contendere.
Sommario: 1. Gestione e responsabilità nei patrimoni destinati: un problema minore? - 2. Scomposizione del tema. - 3. Obbligo generale di diligenza e obblighi specifici di comportamento in rapporto allo specifico affare: le implicazioni della distinzione - 4. L'ambito soggettivo della responsabilità per mala gestio del patrimonio destinato: il problema della rilevanza delle deleghe di gestione in relazione allo specifico affare - 5. Mala gestio del patrimonio e dell'affare ed esercizio dell'azione sociale di responsabilità: il problema della configurabilità di un danno anche per i soci per l'ipotesi di imputazione al passivo generale di passività dell'affare in caso d'incapienza dell'attivo destinato - 6. Segue: inesistenza di un tale tipo di danno, il creditore dell'affare insoddisfatto vantando sempre sui valori dell'attivo non destinato, anche al di fuori delle ipotesi di cui all'art. 2447-quinquies, una posizione postergata rispetto ai creditori generali ma comunque potiore rispetto ai soci - 7. Segue: l'irriducibilità, in ogni caso, della fattispecie in esame all'ambito di operatività dell'azione ex art. 2392 c.c. - 8. Mala gestio degli amministratori e classi di creditori: il problema della legittimazione all'azione ex art. 2394 c.c. - 9. Mala gestio dell'affare e possessori di strumenti finanziari ex art. 2447-ter, lett. e) c.c.
Acquisizione della società partecipante e possesso sopravvenuto di azioni proprie
Sommario: 1. La fattispecie e il problema. - 2. La legittimità dell'acquisto. - 3. Ulteriori conferme della soluzione raggiunta.
Brevi note in materia di convocazione di assemblea di società a responsabilità limitata
Sommario: SOCIETÀ. Società di capitali. Società a responsabilità limitata. Convocazione dell'assemblea. Mancata ricezione da parte del socio dell'avviso di convocazione nei termini di legge. Invalidità della deliberazione. Insussistenza.
Oggetto sociale e giurisprudenza comunitaria
Sommario: 1. Il tema. - 2. Stati Uniti versus Europa? - 3. Concorrenza tra ordinamenti? Il caso Centros. - 4. Dubbi interpretativi. - 5. Mercato delle regole versus armonizzazione? - 6. Norme inderogabili e autonomia statutaria. - 7. Società, libertà di stabilimento e oggetto sociale: il problema. - 8. La giurisprudenza comunitaria. - 9. Oggetto sociale e regulatory competition in Europa.
Sommario: 1. Premessa. - 2. Il contenuto tipico degli accordi di ristrutturazione dei debiti. - 3. Il presupposto oggettivo: la disciplina dettata dal vecchio art. 182 bis legge fall. e le recenti modifiche di cui al d.lgs. n. 169 del 12 settembre 2007. - 4. Sul tipo e sulla causa. - 5. Profili di efficacia degli accordi di ristrutturazione dei debiti. - 5.1 La rilevanza della struttura del contratto. - 6. Sulla risoluzione e sull'annullamento degli accordi di ristrutturazione dei debiti: la necessaria applicazione della disciplina civilistica dettata per i contratti in generale. - 7. L'asserita autonomia degli accordi di ristrutturazione dei debiti rispetto al nuovo concordato preventivo. - 8. Caratteri, funzione e contenuto del controllo dell'autorità giudiziaria. - 9. I benefici riconosciuti all'accordo omologato: la questione della prededucibilità - 9.1 Cenni in tema di responsabilità penale e civile.
Relazioni di controllo e altre forme di collegamento tra imprese nelle gare pubbliche
Sommario: 1. Premessa: il quadro normativo di riferimento alla luce della nuova disciplina introdotta dal Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163). - 2. Finalità della disciplina in commento: ratio della prima parte dell'art. 34, comma, 2 (cd. esclusione automatica). - 3. Segue: ratio della nuova fattispecie di esclusione (seconda parte dell'art. 34, comma 2). - 4. L'esclusione delle offerte "imputabili ad un unico centro decisionale". - 5. Segue: l'onere probatorio a carico delle stazioni appaltanti. - 6. La "esclusione automatica" dei partecipanti alla gara per l'esistenza di relazioni di controllo: ipotesi d'interpretazione letterale e restrittiva della norma. - 7. Principali argomenti di confutazione dell'interpretazione restrittiva illustrata. - 8. Tentativo di ampliare l'ambito applicativo delle cause di "esclusione automatica" a fattispecie di controllo estranee alla nozione codicistica. - 9. Analisi e confutazione di un'ipotesi d'interpretazione teleologica alternativa rispetto a quella esposta nel paragrafo precedente. - 10. Sintetica rassegna delle fattispecie di controllo rilevanti ai fini della "esclusione automatica". - 11. Alcune considerazioni conclusive.
L'influenza degli IAS/IFRS su determinazione degli utili e impiego delle riserve
Sommario: 1. L'emersione di plusvalenze non realizzate nel codice civile e il loro trattamento: parallelo con alcune fattispecie previste dalla novella IAS. - 1.1 Utili non realizzati equiparati agli utili realizzati. - 1.2 Le plusvalenze da overriding rule. - 1.3 Gli utili non realizzati compensabili con perdite della medesima natura. - 1.4 . Le riserve da metodo del patrimonio netto. - 2. Il decreto 38 e le plusvalenze non realizzate cui corrispondono utili che transitano dal conto economico. - 3. Il trattamento delle riserve corrispondenti a utili non realizzati rilevati nel conto economico. - 4. L'alimentazione della riserva legale e dell'eventuale riserva statutaria. - 5. Il trattamento delle riserve costituite in contropartita diretta dell'attivo. - 6. La riserva di cui all'art. 5.1 del decreto 38. Alla ricerca di un regime unitario delle riserve in contropartita dell'attivo. - 7. Le variazioni di patrimonio netto rilevate nel bilancio di apertura del primo esercizio di applicazione dei nuovi principi contabili. - 8. Modalità di esposizione in bilancio delle riserve da fair value. - 9. La competenza amministrativa o assembleare a deliberare gli accantonamenti a riserva.
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