Rivista del Diritto Commerciale e del diritto generale delle Obbligazioni

ALFREDO FEDELE

Appunti in tema di anatocismo giudiziale

Appunti in tema di anatocismo giudiziale (ALFREDO FEDELE)

Sommario: 1. Enunciazione delle principali questioni. Necessità di stabilire la ratio dell'anatocismo giudiziale. -- 2. La situazione dell'anatocismo nel diritto francese anteriore alla codificazione. -- 3. La domanda giudiziale richiesta da quel diritto e poi dal testo originario dell'art. 1153 cod. nap. per la decorrenza degli interessi semplici. -- 4. Si domanda se il legislatore francese, subordinando nell'art. 1154 la decorrenza degli interessi sugli interessi alla proposizione di una domanda giudiziale, non abbia fatto altro che applicare la regola stabilita nell'articolo precedente per gli interessi semplici moratori. Si risponde negativamente. -- 5. La tesi secondo cui la domanda giudiziale di cui all'art. 1283 cod. civ. è richiesta a prova del danno che il creditore ha subito per il mancato pagamento degli interessi. Critica. -- 6. La tesi secondo cui, richiedendo la domanda giudiziale, il legislatore ha voluto far decorrere gli interessi da una nuova causa, quale e la litis contestatio. Critica. -- 7. La tesi secondo cui la domanda giudiziale è richiesta allo scopo di impedire che il rapido ingrossamento del debito, cui l'anatocismo da luogo, si verifichi ad insaputa del debitore. Critica. -- 8. La ragione dell'anatocismo giudiziale non attiene alla domanda giudiziale in sé e per sé, ma alla sentenza che, accogliendo tale domanda, condanna il debitore al pagamento degli interessi semplici. --9. Si enunciano due possibili spiegazioni dell'effetto della sentenza di determinare la capitalizzazione degli interessi. --10. Entrambe queste spiegazioni sono confortate dalla considerazione dell'elemento storico: il diritto comune. --11. I lavori preparatori del codice napoleone. -- 12. Si propende per la spiegazione dell'effetto della sentenza di determinare la decorrenza degli interessi sugli interessi, secondo la quale il legislatore avrebbe ritenuto che, una volta intervenuta la sentenza di liquidazione degli interessi, questi perdono la loro qualità di interessi e si confondono con il capitale. -- 13. Si esaminano, sulla base di detta spiegazione, le questioni enunciate. Gli interessi sugli interessi decorrono anche dalla domanda proposta in corso di giudizio, purché non si tratti di domanda che, per essere formulata dopo la precisazione delle conclusioni, incorra nella preclusione processuale delle domande nuove. Non decorrono invece dalla domanda nulla per vizio di forma o proposta davanti a giudice incompetente, a meno che, in quest'ultimo caso, il processo venga tempestivamente riassunto dopo la dichiarazione di incompetenza. -- 14. La domanda non deve essere rivolta specificamente agli interessi sugli interessi. -- 15. La questione della decorrenza degli interessi sugli interessi, illiquidi. -- 16. Gli interessi sugli interessi non decorrono dalla domanda in conciliazione, dal precetto, dal ricorso diretto ad ottenere il sequestro e in genere da qualsiasi atto diverso dalla domanda giudiziale che, senza condurre ad una liquidazione giudiziale degli interessi, valga tuttavia a costituire in mora il debitore.

Annata 1952 Fascicolo 1-2 Pagina 30

ISSN 2532-9839 | 2532-9847
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