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L'ALIENAZIONE DELLA COSA LOCATA IN RAPPORTO COL CONDUTTORE
Sommario: (Contributo alla storia dell'art. 1597 del cod. civ.) 1. Il diritto del conduttore al godimento della cosa locata, e la sua tutela di fronte al locatore, nella giurisprudenza romana. — 2. Inesistenza di pari tutela in rapporto coll'acquirente a titolo particolare della cosa locata. — 3. L'espulsione violenta del colono dal fondo locato, per fatto del compratore; i presupposti classici e quelli giustinianei dell'interdictum unde vi. — 4. La insta et probabilis emula del fr. 12 D. 43, Id. — 5. Il patto apposto alla vendita dei fondo locato, per impegnare il compratore al rispetto delta locazione; gli effetti di esso esaurentisi fra venditore e compratore. — 6. Interpretazione data ai testi relativi dai Basilici e dalla Glossa. — 7. Clausole apposte ad una costituzione d'usufrutto, per imporre all'usufruttuario il rispetto della locazione. — 8. La regola romana emptori fundi necesse non est stare colonum nelle legislazioni locali delle città italiane. — 9. Legislazioni locali che riconoscono al conduttore il diritto di ottenere dall' acquirente del fondo loop togli il rispetto della locazione contratta coll'alienante. — 10. Di alcune legislazioni, che non comprendono fra le cause risolutive del contratto di locazione la volontà del locatore di alienare il fondo bucato. — 11. Impossibilità di ricollegare a diverse influenze dal diritto romano o del germanico le divergenze esistenti su questo punto nelle varie legislazioni locali. — 12. Spedienti escogitati a tutela del conduttore nei paesi retti dalla norma romana: la costituzione tacita d'ipoteca sul fondo locato. — 13. La portata della norma romana, in seguito allo sviluppo di tali spedienti. — 14. Il diritto del conduttore nel codice napoleonico.
La Responsabilità delle Persone Giuridiche
Sommario: Sommario. — 1. Storia dogmatica della questione. — 2. Principi direttivi sulla responsabilità privata delle persone giuridiche. — 3. Elementi per resistenza di tale responsabilità. — 4. Casi controversi. — 5. Applicazione del principio di responsabilità agli enti pubblici. Stato della nostra dottrina. —G. Sistema accolto: teoria della doppia responsabilità privata e pubblicistica. Concetto dell’attività privata degli enti pubblici. — 7. Campo d’applicazione della responsabilità di diritto pubblico. — 8. Cenno sulla responsabilità penale delle persone giuridiche.
RASSEGNA CRITICA DELLA GIURISPRUDENZA ONORARIA IN MATERIA DI SOCIETÀ PER AZIONI
Sommario: (anno 1913) (*) I. Procedimento di omologazione: 1. Limiti dei poteri del Tribunale nel controllo di legalità. - 2. La riduzione del capitale ed i limiti dei poteri del Tribunale nel controllo di legalità. - 3. La pubblicazione del Bollettino Ufficiale delle società per azioni, e l'ingerenza ministeriale nel controllo degli atti sociali. - 4. Pubblicazioni superflue. - 5. Pubblicazione delle modifiche statutarie delle società irregolari. - 6. La pubblicazione degli statuti nel Bollettino Ministeriale e l'omologazione dei mutamenti dello statuto. - 7. Documenti da presentarsi per l’ omologazione delle modifiche statutarie, - 8. Ricorso in Cassazione contro l’ omologazione di statuti e deliberazioni sociali. - II, Costituzione: 1. Società commerciali senza oggetto commerciale. - 2. Norme sulle assemblee e sui sindaci nell'atto costitutivo delle cooperative. - 3. Condizioni per l'ammissione dei soci nelle società cooperative. - 4. Obbligo di sottoscrizione di un determinato numero d'azioni nelle società. cooperative. - 5. Ritiro dei decimi depositati per la costituzione della società. III. Amministratori: 1. Amministratore o direttore ? – IV. Assemblee: 1. Pubblicità dell'avviso di convocazione dell'assemblea. - 2. Intervallo tra le due convocazioni dell'assemblea. - 3. Legittimazione della qualità di socio per l'intervento all'assemblea. - 4, Verifica da parte dei sindaci dell'eseguito deposito delle azioni per l'intervento dei soci alle assemblee. - 5. Votazioni per referendum. – 6. Una insolita interpretazione dell' art. 172 cod. comm. - 7. Un' assemblea ribelle. - V. Diritti delle minoranze e dei singoli soci. - 1. Applicazione dell'art.. 153 cod. comm. - 2. Rinunzia al recesso. - 3. Delega al Consiglio per aumento del capitale e diritto di recesso. - 4. Opposizione contro la riduzione del capitale. - 5. Nullità delle clausole di decadenza dall'opposizione alle deliberazioni illegali. - VI. Variazioni del capitale: - 1. Facoltà del Consiglio per l'acquisto di azioni sociali e per la riduzione del capitale. - 2. Delega di poteri al Consiglio di amministrazione per la emissione di obbligazioni. - 3. Modificazione del piano di ammortamento delle azioni. - VII. Amministrazione sociale: 1. Prelievo degli utili per la riserva legale. - 2. Disposizioni statutarie sui bilanci. - VIII. Trasformazione, liquidazione, fusione: 1. La nuova legge sulle borse e la trasformazione delle società. - 2. Liquidazione e fusione. - 3. Fallimento e concordato di società in liquidazione in rapporto con l'ufficio dei liquidatori.
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