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FILTRI ATTIVI
TRIBUNALE DI TORINO - 9 novembre 1984 (decr.)
Sommario: Oggetto sociale. Indicazione in modo del tutto generico. Non omologabilità. Deliberazione complessa. Omologabilità parziale.
La giurisprudenza della Corte di Cassazione e la recente legge quadro per l'artigianato
Sommario: Presupposti di qualificazione. Numero dei dipendenti. Riferito al ciclo di produzione. Impiegati amministrativi. Esclusi dal calcolo.
CORTE DI CASSAZIONE - 7 febbraio 1985 n. 924
Sommario: Procedimento prefallimentare. Regolamento preventivo di giurisdizione. Esperibilità. Presupposti.
CORTE DI CASSAZIONE - 5 giugno 1985 n. 3356
Sommario: Inadempimento. Svalutazione monetaria. Indici ufficiali. Domanda limitata alla misura da questi risultante. Onere della prova. Adempimento. Prova del maggior danno a carico del creditore. Prova del minor danno a carico del debitore.
Obblighi di comunicazione e concetto di partecipazione sociale
Sommario: 1. - Il problema e gli orientamenti della dottrina in relazione al testo originario dell'art. 5 legge 7 giugno 1974, n. 216. 2. - Le innovazioni introdotte dall'art. 7 legge 4 giugno 1985, n. 281. Rapporto fra obblighi di comunicazione e titolarità del voto alla stregua dell'art. 5 novellato. 3. Il proprietario delle azioni gravate da pegno o da usufrutto non è tenuto ad eseguire le comunicazioni previste dall'art. 5, a meno che non gli sia stato pattiziamente attribuito il diritto di voto. 4. - Il titolare del diritto frazionario sulle azioni è tenuto ad eseguire le comunicazioni di cui all'art. 5 anche quando non gli spetti il diritto di voto. 5. - L'imputazione degli obblighi di comunicazione al riportatore e al riportato: ratio della norma. Sua inestensibilità all'ipotesi della vendita a termine di azioni. 6. - Il divieto di voto, come sanzione dell'omissione delle comunicazioni, e le partecipazioni c.d. « plurisoggettive ». 7. - Se le conclusioni raggiunte con riferimento alle azioni possedute in pegno o in usufrutto siano riferibili anche alle quote di S.r.l. 8. - Utilizzabilità del concetto di partecipazione elaborato con riferimento all'art. 5, 1° comma, anche per l'applicazione della normativa sulle partecipazioni reciproche. 9. - Si domanda se lo stesso concetto di partecipazione sia utilizzabile in altri contesti normativi. In particolare: « controllo » su società e partecipazione posseduta a titolo di pegno o di usufrutto.
Sistema brevettuale e settori della tecnica. Riflessioni sul brevetto chimico
Sommario: Parte I. -- Premessa. - 1.1. Sviluppo della tecnica e differenziazione del sistema brevettuale. - 1.2 Il ruolo storico della meccanica. o 1.3 Creazione e abrogazione di divieti settoriali di brevettazione. - 1.4 Presenza di nonne settoriali di incerta portata. - 1.5 Prospettive d'indagine. - 1.6. Piano di lavoro: studio del brevetto chimico. - 1.7 Invenzione e scoperta: nuovi concetti per la chimica o revisione dei dogmi della meccanica? Parte II. -- L'individuazione del composto. - 2.1. L'individuazione del composto tramite parametri chimico-fisici. - 2.2. L'individuazione del composto tramite il procedimento di sintesi, 2.3 Formule generali e brevetti di sbarramento; i Markush claims. - 2.4 Un rischio particolare dei sistemi senza esame preventivo. -2.5 La brevettazione del composto instabile. Parte III. - I requisiti di brevettabilità. 3.1.1 La novità. Il confronto tra composti individuati tramite parametri chimico-fisici. - 3.1.2 L'invenzione di selezione. - 3.2.1 Utility / industrialità e originalità: le ragioni particolari della ricerca chimica. - 3.2.2 Confronto tra utility e industrialità. - 3.2.3 La utility negli U.S.A. Il primo periodo unitario. La Bremner doctrine. - 3.2.4 Da Nelson a Manson. - 3.2.5 Gli argomenti. L'argomento funzionale (rinvio). - 3.2.6 L'argomento sistematico. L'utilità come elemento interno al concetto di invenzione. -3.2.7 L'utilità del prodotto intermedio. - 3.2.8 Riflessioni conclusive. - 3.3.1 L'originalità: ovvietà strutturale e proprietà inattese. - 3.3.2 La giurisprudenza statunitense. La Hass-Henze doctrine. - 3.3.3 La Papesch doctrine. - 3.3.4 Riflessioni conclusive. Parte IV, - L'estensione del brevetto. - 4.1 I termini del problema: brevetto di prodotto o brevetto d'uso?- 4.2 L'invenzione meccanica e la brevettabilità della traslazione. - 4.3 Il senso puramente processuale della formula "brevetto di prodotto " per la meccanica. - 4.4 Il brevetto chimico come brevetto d'uso anche in senso processuale. - 4.5 Delimitazione dell'uso ed equivalenza. - 4.6 Il tema del nuovo uso del composto chimico negli U.S.A. - 4.7 Rapporti tra brevetto di traslazione e brevetto di nuovo uso: identità sostanziale, differenza processuale. -4.8 Rapporti tra primo brevetto e brevetto di nuovo uso: la regola dell'indipendenza. - 4.9 La protezione del brevetto d'uso e la contraffazione indiretta. Parte V. - Epilogo.
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