Mancanza di « causa » della girata cambiaria e prova testimoniale contro il tenore del titolo
Mancanza di « causa » della girata cambiaria e prova testimoniale contro il tenore del titolo
Sommario: 1. Errori della prima sentenza: confusione fra negozio cambiario di girata e convenzione di rilascio, fra causa remota e causa propriamente detta (prossima) del negozio cambiario. — 2. Funzione di collegamento propria della convenzione di rilascio. Configurazione del negozio cambiario come negozio astratto rispetto alla causa remota. — 3. Analogia di struttura, sotto il profilo della causa remota, fra il negozio cambiario e il pagamento : in particolare, il pagamento a un terzo dietro indicazione del creditore. — 4. Assoluta indipendenza dell’obbligazione cambiaria verso gli ordinatari successivi dal rapporto costituente la causa remota in confronto dell’ordinatario contraente immediato: suo fondamento nella mancanza di nesso derivativo fra i rispettivi diritti di credito. — 5. Cenno sulla natura giuridica della girata : rinvio e critica di alcune teorie della girata, in particolare di quella del « conferimento ». — 6. Trattamento del negozio cambiario nel caso di deficienza di causa remota e in quello di simulazione (relativa)della girata. — 7. Ratio invia della validità cambiaria: autoresponsabilità del sottoscrittore. — 8. Criterio di ammissibilità della prova testimoniale a norma dell’art. 53 c. comm. e 1341 c. civ. — 9. Inammissibilità di una siffatta prova della deficienza di causa remota o della simulazione di girata, in quanto diretta contro il tenore del titolo. — 10. Ammissibilità della prova testimoniale dell’emissione in bianco. Limiti della sua rilevanza. — 11. Conclusione.