L' AZIONE DI ARRICCHIMENTO
Summary: I. Fondamento della pretesa azione: non può essere l'azione di rivendicazione (ZACHARIAE) il quasi-contratto (DEMOLOMBE, LAURENT), né la responsabilità per fatto illecito (PLANIOL), né il principio della responsabilità obbiettiva (RIPERT e TEISSEIRE), né l'equità (ROUAST), né la libera ricerca (STOICESCO), né la giurisprudenza (LOUBERS), né l'analogia (GRAZIANI). — II. Contin.: Pretesi casi d'applicazione dell'azione d'arricchimento nel nostro codice civ.: art. 445, 449, 450, 451, 705, 1018, 1019, 1145-1150, 1241, 1243, 1307, 1528, 1566, 1728, 1842, 2020; e nel codice comm.: art. 326. Conclusione: o l' azione per il suo stesso oggetto non è azione d' arricchimento, o l'azione concessa per specialissime contingenze ha il suo fondamento nella espressa disposizione di legge ed è inestensibile ad altri casi. — III. Rimedi svariati con cui si può eliminare l'arricchimento ingiusto nel nostro sistema giuridico. — IV. Ipotesi di cosi detto arricchimento senza causa e possibili rimedi giuridici. A) Casi di arricchimento diretto: rimedio che può essere dato secondo i casi dalle norme pel mandato tacito, dalla dottrina della presupposizione, ecc. Tali costruzioni si accordano meglio ad equità e meglio spiegano le stesse decisioni giurisprudenziali. — V. B) Casi di cosi detto arricchimento per intermediario: rimedio che può esser dato dalle azioni Pauliana e surrogatoria. I risultati raggiunti per questa via sono più logici e più equi. — VI. Conclusione.
