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RASSEGNA CRITICA DELLA GIURISPRUDENZA SUL CONTRATTO DI TRASPORTO PER FERROVIA (anni 1926-1930)
Sommario: I. 1. Inderogabilità, delle condizioni e tariffe ferroviarie — 2. Assegnazione di carri di portata maggiore. — II. Necessita, dello scritto: ad substantiam o ad probationem ? — 3. Mala impostazione della questione. — 4. Tutte e due le teorie hanno loro ragione d’essere — 5. Quando ha ragion d’essere la prima. — 0. Quando ha ragion d'essere la seconda. — 7. Giurisprudenza in proposito. — III. Di alcune menzioni della lettera di vettura. — 8. Del destinatario. — 9. Mittente che abbia proceduto allo svincolo. — 10. Casi nei quali le ferrovie non possono eccepire l’inosservanza di formalità. — 11. Quando lo svincolo deve considerarsi compiuto. — 12. Effettuato lo svincolo il destinatario ha diritto all'immediata consegna della merce. — 13. Indicazione della natura e qualità delle merci. Suo scopo. — 14. Indicazioni generiche. — 15. Obbligo dell'indicazione delle merci secondo la loro « precisa denominazione corrente ». — 16. Conseguenze favorevoli all’Amministrazione in caso di indicazioni generiche. — 17. Posizione di privilegio latta all'Amministrazione in caso di perdita totale della spedizione. — 18. Posizione latta all'utente delle ferrovie in caso di avaria e perdita parziale. Quando si ha perdita parziale agli effetti del calcolo dell’indennità. — 19. Delle sopratasse: loro carattere: gravano anche sul destinatario. — 20. Indicazione della quantità delle merci. L’ Amministrazione risponde soltanto del peso e del numero delle merci da essa caricate. Conseguenze. — 21. Obbligo assoluto dell’ Amministrazione, se richiesta, di eseguire la verifica del poso: obbligo invece relativo di eseguire la verifica del numero dei colli. — 22. Conseguenze diverse a seconda che il mittente abbia, oppur no, chiesto la verifica del peso e del numero dei colli da esso caricati. — 23. Come si determina il danno emergente che l'Amministrazione deve corrispondere. — IV. Carri difettosi. — 24. Soltanto pei guasti manifestamente apparenti nella cassa e nel pavimento l’Amministrazione è esonerata dal- P obbligo di rispondere dei danni. — V. Copertoni difettosi. — 25. Per essi non trovasi dettata la stessa disposizione die pei carri. — VI. 20. Processo verbale d'accertamento di cui all’art. 49. — VII. 27. Verbale di verifica di etti all'art. 20: non ha la forza probatoria ilei verbale d'accertamento. — VIII. 28. Dell'indennità in caso di dolo o colpa grave. Esame dell'art. 56. Suo confronto coll'art. 36 della nuova Convenzione di Berna. — IX. 30. Dei danni risentiti dai viaggiatori. — 31. Indole della responsabilità dell’Amministrazione. — 32. Onere della prova. — 33 Inosservanza dì norme regolamentari da parte dell’Amministrazione. — 34. Da parte del viaggiatore. — 35. Influenza della colpa concorrente del viaggiatore. 36. — Rapporto di causalità. — 37. Estensione dei danni risarcibili. — 38. Criterii da adottarsi nella liquidazione dei danni derivati dalla morte d'un viaggiatone. — 39. L'azione per la morte violenta d’un viaggiatore spetta iure proprio od iure hacreditatis? — 40. Infortunio a danno di impiegati dello Stato. — X. Esercizio delle azioni. — 41. Reclamo amministrativo. — 42. Non è necessario: Nei trasporti internazionali. — 43. Nei trasporti intorni eseguiti in servizio di corrispondenza: differenza Ira tali servizii e quelli cumulativi. — 44. Nei trasporti di persone. — 45. Obbligo della presentazione del reclamo anche nel caso di danni soluti dalle merci durante le operazioni di scarico. — 46. Eccezione alla regola dell' obbligo di presentazione di tanti rodami quanto sono le spedizioni. — 47. Obbligo di presentare il reclamo in doppio originalo. — 48. Anche quando l'Amministrazione abbia già manifestata opinione contraria ai suo accoglimento. — 49- Improcedibilità dell'azione giudiziaria proposta prima della scadenza dei 120 giorni dalla presentazione del reclamo.
Sommario: I. Sommario; § 1. — 1. La cedibilità dei crediti nel moderno diritto. — 2. Natura giuridica della cessione dei crediti. Considerazioni generali. — 3. Opinione secondo la quale pur nel moderno diritto il cedente rimarrebbe titolare del credito. (Affolter). — 4. Critica dell’opinione dell’AFFOLTER.. — 5. Costituisce la cessione una successione particolare nel credito? Notizie sommarie sul concetto di successione singolare nel diritto e sulle critiche ad esso rivolte. — fi. Ancora sul concetto di successione singolare del diritto. Como la legittimità o meno del concetto vada studiata con riferimento ai singoli sistemi giuridici positivi. — 7. Successione singolare nel credito e cessione. La legittimazione dogmatica della cessione dei crediti nel nostro diritto risiede nel concetto di successione singolare nel credito. — 8. La conclusione non muta ove il problema si studi scomponendo l’obbligazione nei suoi elementi costitutivi; debito e responsabilità (esposizione e critica sulla teoria del Pacchioni). — 9. Segue l’argomento. §2. — 10. Il trasferimento del credito segue immediatamente la perfezione del contratto di cessione. L’efficacia della cessione di fronte ai terzi è subordinata all'intimazione al debitore. — 11. Opinione secondo la quale la titolarità del credito resta al cedente sino ad avvenuta intimazione. Formulazione del Bekker e sua critica. — 12. Formulazione del Pacchioni e sua critica. — 13. Conferma e precisazione della dottrina dominante. §3. — 14. Le formalità di cui all’art. 1539 c. c. ammettono equipollenti? — 15. Segue l’argomento. In particolare della sfera di applicabilità dell’art. 1242 c. c. in tema di cessione. II. Sommario: § I. — 16. La c. d. cessione per incasso nella pratica e nella giurisprudenza. — 17. Autorizzazione e negozio autorizzativo : a) Teoria che limita l’efficacia dell’autorizzazione ai rapporti interni fra autorizzante e autorizzato. — 18. b) Teoria che ammette una efficacia dell’autorizzazione nei confronti dei terzi con i quali l’autorizzato entra in rapporti. Se sia possibile una autorizzazione a disporre su diritti obbligatori. — 19. Sotto quale profilo e con quali limiti l’autorizzazione esplichi efficacia nei confronti dei terzi. Inidoneità del concetto di autorizzazione a legittimare la c. d. cessione per incasso. — 20. Segue l'argomento. §2. — 21. La c. d. cessione per incasso nello giustificazioni dello Jacobi e del Lobl desunte dall'esistenza di una tutela erga omnes del diritto di credilo. — 22. Sotto quale aspetto si possa parlare di una efficacia erga omnes del diritto di credito. Come esso non possa mai legittimare le costruzioni dello Jacobi e del Lobl. — 23. La c. d, successione per incasso costituisce un caso di successione costitutiva nel credito. I casi di •successione costitutiva costituiscono nel nostro diritto un numerus clausus. Inammissibilità della c. d. cessione per incasso nel nostro diritto. § 3. — 24. La c. d. cessione per incasso e il tentativo di giustificarla dal punto di vista processuale. La sostituzione processuale e la possibilità di una sostituzione processuale volontaria. — 25. Il problema nel nostro diritto positivo. Conclusione negativa. — 20. Considerazioni finali.
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