Rivista del Diritto Commerciale e del diritto generale delle Obbligazioni

ANTEO GENOVESE

L'artigiano e le attivitą commerciali

L'artigiano e le attivitą commerciali (ANTEO GENOVESE)

Summary: 1. L'importanza di studiare l'impresa artigiana per delimitare l'ambito di applicazione della disciplina commerciale delle imprese. -- 2. La storia economica generale e quella particolare dell'Italia unificata confermano la transizione dell'impresa artigiana verso la media e la grande impresa, specialmente nel se-colo ventesimo. -- 3. L'economia politica osserva la rinascita dell'artigianato nei primi decenni del secolo ventesimo. -- 4. La storia delle legislazioni non auto-rizza la decisa esclusione dell'artigiano dal territorio del diritto commerciale. La vecchia dottrina commercialistica, cercando nell'intermediazione l'elemento co-mune tra il commercio e l'industria, ritenne che l'artigiano non esercitasse un'at-tività commerciale. -- 5. Dalla storia dei progetti del codice di commercio, dai lavori preparatori e dalla legislazione speciale sull'artigianato si ricava che la posizione dottrinale fu vinta dalla nuovissima nozione dell'impresa, che permette il rientro dell'impresa artigiana nell'ambito della materia commerciale. -- 6. Il sistema vigente contempla la nozione generale dell'impresa, dell'impresa agricola e dell'impresa commerciale, esaurendo cosi ogni attività economica in forma d'impresa. Inesistenza delle c. d. imprese civili, quale tertium genus, in cui una corrente dottrinale vorrebbe includere l'impresa artigiana. -- 7.Importanza dogmatica della definizione della piccola impresa. - 8. L'art. 2195 contiene la nozione positiva dell'attività (e dell'impresa) commerciale. L'elenco delle varie attività commerciali deriva dai gruppi degli atti di commercio, che la vecchia dottrina aveva formulato. Continuando l'opera di razionalizzazione delle attività commerciali, queste si riducono alla produzione industriale dei beni e alla produzione dei servizi, che sono contemplate nel numero uno, I numeri successivi sono mere indicazioni dei rami più importanti dei servizi esistenti all'epoca in cui venne emanato il codice vigente. - 9. La produzione dei servizi: la nozione economico-giuridica e la portata generale della formula. - 10. L'indicazione di settori particolari di servizi, che sono esercitati dai vettori, dalle banche e dalle imprese d'assicurazione. Gli altri servizi non nominati: la caccia, la pesca, lo spettacolo, l'ospitalità (= turismo), ecc. - 11. Il servizio del commercio in senso proprio: nozione e casi pratici. - 12. L'attività ausiliaria come servizio. I casi di ausiliarietà per natura, che stanno fuori del numero cinque. - 13. La produzione industriale dei beni. Il carattere industriale non si estende alla produzione dei servizi. L'attività industriale si contrappone all'attività agricola. - 14. Critica dei vari significati proposti per chiarire il carattere industriale e loro inidoneità a escludere l'impresa artigiana dal settore. - 15. Le nozioni giuridiche di attività industriale e di attività agricola circa la produzione dei beni, secondo la loro natura. - 16. Le attività agricole e commerciali connesse a un'attività principale, agricola o commerciale. La sinuosità della linea di confine tra le attività agricole e commerciali in generale. - 17. L'artigiano come piccolo industriale e come piccolo prestatore di servizi personali.

Year 1968 Booklet 5-6 Page 169

ISSN 2532-9839 | 2532-9847
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