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FILTRI ATTIVI
Sommario: PRINCIPIO NOMINALISTICO. Applicabilità al rimborso delle spese sopportate per riparare il danno e non alla determinazione del risarcimento. Momento della stima del danno e della valutazione del corrispettivo pecuniario. Maggior costo del bene leso al tempo della liquidazione. Risarcibilità. Irrilevanza del ritardo, entro i limiti prescrizionali, nel proporre azione. Limiti della proponibilità della domanda per danni successivi alla sentenza. Sostituzione del bene leso con altro bene. Obbligo al risarcimento nei limiti del prezzo pagato per il secondo.
La locazione dell' immobile compreso nell'azienda
Sommario: AZIENDA. Proroga delle locazioni. Applicabilità ai soli immobili. L'edificio è elemento dell'azienda e non è suscettibile di autonoma considerazione.
IL DIRITTO DEI SUPERSTITI IN CASO DI MORTE DEL LAVORATORE (II - IL REGOLAMENTO POSITIVO)
Sommario: 1. Premessa. — 2. I La fattispecie. Gli elementi invariabili: a) il contratto di lavoro. — 3. Il contratto a tempo determinato ed il contratto a termine indeterminato. — 4. Il contratto nullo ed annullato: art. 2126. Sua interpretazione logica. — 5. Varie teorie. — 6, 7, 8. Loro esame. — 9. La soluzione preferita. — 10. b) La morte del lavoratore e sue cause. — 11. La prova della morte e la scomparsa del lavoratore. — 12. c) Gli attributi generali del beneficiario: se possano essere beneficiari le• persone giuridiche; i figli concepiti; coloro che hanno provocata dolosamente la morte del lavoratore. — 13. Gli elementi variabili.: considerazioni generali. — 14. a) Il caniuge. — 15. b) I figli. — 16. c) I parenti entro il terzo ,grado e gli affini entro il secondo grado viventi a carico: nozione della vivenza a carico. — 17. d) G:i ulteriori beneficiari e se fra essi rientri lo Stato. — 18. II I1 diritto dei superstiti: suo contenuto. — 19. La ripartizione fra i beneficiari. Natura del fenomeno e liquidazione delle quote. — 20. III Le caratteristiche del diritto. L'inderogabilità alla disciplina normatica e suoi limiti. — 21. Influenza della posizione giuridica del lavoratore sul sorgere del diritto. — 22. Compensabilità, alienabilità e rinunciabilità del diritto. — 23. Considerazioni de jure condendo.
OSSERVAZIONI IN TEMA DI COMUNIONE ED EFFICACIA DICHIARATIVA DELLA DIVISIONE
Sommario: 1. Impostazione del problema metodologico nell'esegesi e nella costruzione giuridica. — 2. Applicazione al problema della comunione e conseguente necessità di studiarlo e risolverlo in intima connessione col problema della divisione. — 3. Segue, in particolare, sulla comunione. La comunione come fenomeno. — 4. Il concetto di contitolarità nelle sue applicazioni; delimitazione del campo dell'indagine. — 5. Analisi: il giudizio di comunione è un giudizio provvisorio ed apparente. Il fondamento dommatico della dichiaratività della divisione nella necessità intrinseca a quel giudizio del superamento dell'antitesi. Disamina della dottrina e critica. — 6. Ricostruzione della concezione romana, alla base del moderno istituto della comunione. — 7. Divisione ideale dell'oggetto e divisione del diritto. Teorie. Critica. — 8. Ricostruzione. — 9. Verificazione logico-dommatica del risultato. — 10. Segue: applicazioni pratiche. Si saggia l'esattezza della teoria alla stregua della disciplina positiva della divisione
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